CUORE E ABUSO DI ALCOOL: QUALI EFFETTI?

Cosa si intende per cardiopatia alcolica?

La cardiomiopatia alcolica è una malattia cardiaca causata dall’abuso di alcol.

L’abuso di alcol a lungo termine indebolisce e assottiglia il muscolo cardiaco, compromettendo la sua capacità di pompare il sangue. In questi casi la mancanza di flusso sanguigno interrompe tutte le principali funzioni del corpo. Questo può portare a insufficienza cardiaca e altri problemi di salute potenzialmente letali.

La cardiomiopatia alcolica è più comune negli uomini di età compresa tra 35 e 50 anni, ma può colpire anche le donne.

Non sempre si hanno sintomi nella cardiomiopatia alcolica e, quando si verificano, spesso sono relativi all’insufficienza cardiaca, quindi affaticamento, mancanza di respiro e gonfiore delle gambe e dei piedi.

La cardiopatia alcolica è una patologia cardiaca dovuta ad un eccessivo introito di sostanze alcoliche di ogni genere e tipologia. La maggior parte dei malati di cardiopatia alcolica ha tra i 35 e i 55 anni ed il sesso maschile risulta più rappresentato.

Il quadro morfologico maggiormente presente è rappresentato dalla cardiopatia dilatativa alcolica. Una cardiopatia dilatativa è una malattia di cuore, caratterizzata dalla dilatazione della cavità ventricolare sinistra e dal conseguente assottigliamento della parete muscolare di tale cavità.

Cause della cardiopatia alcolica

La causa della cardiopatia alcolica è il consumo eccessivo e ricorrente di sostanze alcoliche. La letteratura scientifica per molto tempo ha cercato di capire il tempo necessario a determinare una cardiopatia alcoolica. Ad oggi si ritiene un tempo di latenza tra 8 e 15 anni come il tempo necessario a produrre gli effetti dell’alcool anche a livello cardiaco.

Rischi del consumo di alcol a lungo termine per la salute

L’eccessivo consumo di alcol può portare allo sviluppo di malattie croniche e altri gravi problemi, fra cui:

  • Ipertensione, malattie cardiache, ictus, malattie del fegato e problemi digestivi.
  • Cancro al seno, alla bocca, alla gola, all’esofago, al fegato e al colon.
  • Indebolimento del sistema immunitario.
  • Problemi di apprendimento e memoria, inclusa demenza e scarso rendimento scolastico.
  • Problemi di salute mentale, incluse depressione e ansia.
  • Problemi sociali, inclusa la perdita di produttività, problemi familiari e disoccupazione

Fibrillazione atriale e consumo di alcol

La fibrillazione atriale è caratterizzata da un battito cardiaco irregolare (aritmia) che può portare a coaguli di sangue, ictus, insufficienza cardiaca e altre complicazioni correlate al cuore.

Se un coagulo si rompe, entra nel flusso sanguigno e si deposita in un’arteria che porta al cervello, si verifica un ictus. Circa il 15-20% delle persone che hanno ictus soffre di questa aritmia cardiaca.

Un importante fattore di rischio modificabile che predispone alla fibrillazione atriale è il consumo sia acuto sia abituale di alcol.

  • Il consumo acuto di alcol ha un effetto diretto sul cuore e porta a tachiaritmie atriali, come si manifesta nella “sindrome del cuore in vacanza”.
  • Il consumo cronico di alcol è anche associato a un aumentato rischio di fibrillazione atriale.

Come l’alcol può danneggiare il sistema cardiovascolare

Il sangue, pompato dal cuore per mezzo dei vasi sanguigni attraverso arterie, capillari e vene, fornisce sostanze nutritive e altri materiali a tutte le parti del corpo, compreso l’alcol, che viene assorbito direttamente nel flusso sanguigno soprattutto attraverso lo stomaco e l’intestino tenue.

L’abuso di alcol può causare un aumento continuo della frequenza cardiaca, ipertensione, muscolo cardiaco indebolito e battito cardiaco irregolare. Tutto ciò può aumentare il rischio di infarto e ictus causati dall’alcol.

Aumento della frequenza cardiaca con il consumo di alcol

Per frequenza cardiaca si intende il numero di battiti cardiaci al minuto. Il consumo regolare di alcolici può causare episodi di tachicardia (aumento della frequenza cardiaca a causa di problemi nei segnali elettrici che producono un battito cardiaco).

Le complicazioni dovute a questi episodi variano in funzione della loro frequenza e gravità, ma possono causare coaguli di sangue che a loro volta possono portare a un infarto o a un ictus.

Battito irregolare ed eccesso di alcol

Le aritmie, ossia i cambiamenti nel ritmo cardiaco, possono causare arresto cardiaco e ictus.

Abbiamo prima accennato alla cosiddetta “sindrome del cuore in vacanza”, che fu descritta la prima volta da Philip Ettinger nel 1978: si trattò di un disturbo del ritmo cardiaco acuto, più frequentemente fibrillazione atriale, dopo aver bevuto in modo incontrollato in persone sane senza malattie cardiache note per causare aritmia.

Il nome deriva dal fatto che gli episodi sono stati inizialmente osservati più frequentemente dopo i fine settimana o i giorni festivi, periodi in cui si registra un maggiore consumo di alcol.

Aumento della pressione sanguigna con il consumo di alcol

La pressione sanguigna è la misura della forza che il sangue esercita contro le pareti dei vasi sanguigni. Si parla di ipertensione quando il sangue pompa con più forza del normale attraverso le arterie.

Anche bere alcol in una singola occasione può provocare un aumento temporaneo della pressione sanguigna. L’alta pressione sanguigna può causare indurimento e ispessimento delle arterie, un fattore di rischio per infarto e ictus.

Muscolo cardiaco indebolito dovuto all’alcol

La cardiomiopatia è il danneggiamento del muscolo cardiaco, o miocardio. Il consumo eccessivo di alcol può portare a cardiomiopatia, che prende il nome di dilatativa quando il muscolo cardiaco indebolito provoca l’allargamento delle quattro camere cardiache, con conseguenti contrazioni più deboli, che rende più difficile la circolazione del sangue nel corpo.

Quali sintomi provoca la cardiopatia alcolica?

La cardiopatia alcolica è silenziosa e subdola, e manifesta i suoi effetti solo nelle fasi ormai avanzate; in cui la funzione cardiaca è ormai depressa. Sintomi cardiologici caratteristici sono:

  • Astenia (stanchezza eccessiva ed immotivata)
  • Dispnea (mancanza o difficoltà di respiro), sia sotto sforzo (dispnea da sforzo) che a riposo (dispnea a riposo)
  • Edema (gonfiore) alle gambe, alle braccia, al collo con liquido che si deposita anche a livello addominale (ascite) e pericardico (versamento pericardico)
  • Sincope
  • Angina pectoris
  • Palpitazioni e tachicardia

 I quadri gravi della cardiopatia alcolica

  • Insufficienza cardiaca o scompenso cardiaco
  • Patologia valvolare di grado severo con edema polmonare
  • Arresto cardiaco
  • Embolia polmonare
  • Aritmie maligne (tachicardia ventricolare e/o fibrillazione ventricolare)

Come eseguire una corretta diagnosi?

  • Un esame obiettivo accurato preceduto da una accurata anamnesi consente di stabilire se il paziente è o meno un consumatore abituale di grandi quantità di alcol.
  • Esami radiologici quali RX torace o TC torace che consentono di individuare eventuali anomalie anatomiche a carico del cuore.
  • L’Ecocardiogramma è l’esame più importante e consente di valutare le dimensioni delle camere del cuore, il funzionamento degli apparati valvolari e la capacità del cuore di irrorare la periferia (frazione di eiezione).
  • L’elettrocardiogramma che può slatentizzare alterazioni del ritmo cardiaco.
  • L’analisi chimica del sangue, per la ricerca a livello sanguigno di particolari sostanze tossiche; la funzionalità renale ed epatica.

Terapia

Il primo e fondamentale passo è l’abolizione completa e duratura dal consumo di alcool con il ripristino di un regime dietetico salutare. L’assunzione di farmaci, quali diureticiACE-inibitori e/o beta-bloccanti, sono indicativi di uno stato già in atto di insufficienza cardiaca, spesso severa. In tal caso si possono prendere in considerazione soluzioni come l’impianto di un pacemaker o un defibrillatore impiantabile.