L’ORA LEGALE AUMENTA IL RISCHIO DI INFARTO MIOCARDICO E ICTUS

Domenica 28 marzo arriva l’ora legale e dovremo spostare le lancette dell’orologio di 1 ora avanti . Ma questo cosa comporta alla salute del nostro cuore?

Un nuovo studio ha infatti indagato sull’effetto del passaggio all’ora legale scoprendo una correlazione tra i cambiamenti dell’ora e le funzioni cerebrovascolari e cardiovascolari.

I ricercatori della Vanderbilt University e della University of Pennsylvania hanno valutato i rischi per la salute legati al passaggio all’ora legale e hanno notato un aumento del tasso di ictus ischemico nei due giorni successivi alla transizione.

Oltre al rischio di attacchi ischemici, lo studio ha documentato anche un aumento del 5% di infarti nella settimana successiva al cambio dell’ora, probabilmente dovuto alla parziale privazione del sonno che ha effetti sulla frequenza cardiaca e sulla pressione sanguigna.

Analizzando infatti il riposo dei soggetti coinvolti nello studio, è stata notata una riduzione media dai 15 ai 20 minuti di sonno nella settimana precedente e in quella successiva al cambio dell’ora.

I ricercatori sottolineano che quando si verificano modifiche nel sonno, cambiano alcuni meccanismi genetici che regolano i ritmi circadiani.
Questo aspetto può non avere conseguenze particolari per le persone sane, ma i soggetti più deboli come bambini, adolescenti, persone con disturbi neurologici o dei ritmi sonno-veglia, sono più sensibili agli effetti negativi sulla salute che si verificano in in seguito alla transizione dell’ora legale.

Sebbene gli scienziati abbiano espresso la necessità di ulteriori studi per comprendere nel dettaglio la relazione tra privazione del sonno, interruzione dei ritmi circadiani ed effetti sulla salute, lo studio ha dimostrato l’esistenza di una relazione tra transizione verso l’ora legale e aumenti del rischio di l’ictus ischemico e di infarto del miocardio, nonché a una riduzione della qualità del sonno e del benessere generale.