CUORE E APNEE NOTTURNE
Le apnee ostruttive notturne (OSAS) sono il disturbo del sonno notturno più frequente: sono caratterizzate dalla ripetuta ostruzione delle vie aeree superiori. L’OSAS è comune negli adulti, di sesso maschile, negli anziani e negli obesi.
Le apnee sono “complete” interruzioni del flusso respiratorio (almeno il 90% del flusso) di almeno 10 secondi.
Come si arriva alla diagnosi
La diagnosi è squisitamente clinica. Storia di russamento e sonnolenza diurna, sovrappeso e risvegli notturni con sensazione di “fame d’aria” o apnee notturne riferite dal partner di letto sono elementi sufficienti a porre il sospetto clinico. A questo punto è necessario eseguire una polisonnografia: l’indice poligrafico più rilevante è il numero totale di apnee ed ipopnee per ora di sonno, definito indice di apnea-ipopnea(AHI). Un AHI>5 ma <15 in assenza di sintomi clinici definisce un quadro di apnee notturne lieve ma non viene ancora definito “sindrome”. Un AHI ≥15 ma <30 indica una OSAS di grado moderato. Un AHI ≥ 30 indica invece un quadro severo.
Segni e sintomi
I sintomi diurni sono la sonnolenza diurna, cefalea al risveglio, disturbi cognitivi, calo dell’attenzione e della memoria, mentre quelli notturni sono russamento abituale e persistente, risvegli per sensazione disoffocamento, nicturia e apnee segnalate dal partner di letto, disturbi della sfera sessuale. Tra i segni, particolare rilevanza è assunta dall’obesità viscerale, dalla circonferenza del collo superiore a 43 cm nell’uomo e 41 cm nella donna, nonché da un BMI> 29.
Correlazioni col cuore
I pazienti affetti da apnee notturne sono spesso ipertesi e viceversa gli ipertesi sono spesso affetti da apnee notturne. Altri soggetti affetti da apnee notturne sono i pazienti con coronaropatie, diabete mellito, angina pectoris notturna, segni di ischemia miocardica all’ECG, disfunzione ventricolare sx fino ad arrivare a scompenso cardiaco congestizio. Le apnee notturne si correlano anche a bradiaritmie e fibrillazione/flutter atriale.
Terapia
Le condizioni dei pazienti possono migliorare grazie a dimagrimento, astensione dal fumo, riduzione di alcool e dalla riduzione/sospensione delle terapie ipnotico-sedative alle quali spesso il paziente arriva per la scarsa qualità del sonno. Esiste anche la possibilità di applicare delle protesi orali che permettono (in caso di OSA lievi) di migliorare la pervietà delle vie aeree superiori. Nei casi moderato-severi la CPAP e, in caso di mancata aderenza, la soluzione chirurgica rappresentano i presidi terapeutici principali