ESTATE,TEMPO DI VACANZE : COME TENERE IL CUORE SANO?

Ecco alcuni semplici consigli da seguire per stare bene in vacanza

IPERTENSIONE E MARE

La persone che soffrono di ipertensione arteriosa  e che seguono una terapia, d’estate devono controllare più spesso la pressione e a volte vi è la necessità  di ridurre la terapia dopo aver consultato il cardiologo.

Andrebbero ridotti o, se possibile, evitati i diuretici che espongono a disidratazione, perdita di potassio e disturbi elettrolitici; qualche rischio può venire anche dai farmaci vasodilatatori, quali calcio-antagonisti e nitroderivati; attenzione anche agli ACE-inibitori e agli antagonisti dell’angiotensina (i sartani), dotati anch’essi di un’azione vasodilatatrice

SBALZI TERMICI

I pazienti affetti da scompenso cardiaco e ipertensione arteriosa evitando di passare dal troppo caldo al troppo freddo e viceversa. Esporsi a lungo al sole per poi tuffarsi in acque fredde, al mare, come al lago o in piscina, può provocare una congestione, soprattutto nei soggetti che prendono farmaci. Un accorgimento fondamentale è dunque quello di entrare in acqua gradualmente, evitando comunque di esporsi al sole nelle ore più calde della giornata. In casa, un ragionevole uso dell’aria condizionata, soprattutto nelle ore più calde, può andare bene.

CUORE E MONTAGNA

L’aria di montagna è caratterizzata da una ridotta pressione e questo induce il cuore a un lavoro maggiore, perché tende a compensare questa minor ossigenazione con un aumento della frequenza dei battiti cardiaci (tachicardia) e della pressione arteriosa. Di conseguenza possono verificarsi crisi ipertensive negli ipertesi, episodi di angina pectoris o sindromi coronariche acute nei soggetti con cardiopatia ischemica. Negli scompensati la terapia che era sufficiente in città può non esserlo più oltre i 1.000 metri. Di conseguenza, le raccomandazioni principali che vanno fatte ai cardiopatici che vanno in vacanza in montagna è di informare il cardiologo della destinazione scelta, adeguando opportunamente la terapia; evitare le quote troppo alte, al di sopra dei 1.500 metri; raggiungere la destinazione in quota progressivamente, magari facendo una sosta di 1-2 ore durante la strada che porta verso la località prescelta. È necessario inoltre accostarsi all’attività fisica con gradualità, una volta arrivati alla meta. Nei primi giorni meglio non farsi prendere dall’entusiasmo lanciandosi in passeggiate o gite in bicicletta estenuanti; bisogna dar tempo all’organismo e al cuore di adattarsi alle nuove condizioni climatiche e di quota, facendo un’attività fisica molto moderata nelle prime 48 ore, per poi aumentarla gradualmente nei giorni successivi.

ALIMENTAZIONE

L’alimentazione in montagna, soprattutto nei primi giorni, deve essere più leggera, per evitare che il cuore debba lavorare due volte, sia per l’alta quota che per un’alimentazione troppo ricca. Se si è al mare o comunque al caldo, è fondamentale curare l’idratazione. È bene bere almeno 1,5 -2 litri al giorno (salvo in caso di scompenso cardiaco), possibilmente utilizzando bevande non gassate ma ricche di elettroliti o vitamine, come spremute d’arancia o limonata. Tra i cibi, meglio preferire quelli con un alto contenuto di acqua e facilmente digeribili, quindi verdura, frutta, fibre e carboidrati, pesce; vanno invece evitati cibi ricchi di grassi animali e i condimenti troppo pesanti. Da evitare, soprattutto nelle ore più calde, le bevande alcoliche.

Young woman drinking purified water

DISIDRATAZIONE

Molto importante è saper riconoscere i campanelli d’allarme della disidratazione per prendere subito provvedimenti. I sintomi ai quali prestare attenzione sono: comparsa di mal di testa, vertigini che insorgono soprattutto quando ci si alza in piedi, sentirsi “rallentati” o molto stanchi, bocca secca, contrazione della diuresi o urine molto concentrate (scure e scarse).

IPOTENSIONE

Le persone con tendenza alla pressione bassa devono stare ancora più attente a non esporsi al caldo, perché questo può esasperare ulteriormente la loro suscettibilità alle crisi ipotensive. Il consiglio principale è quello di stare in luoghi freschi o all’ombra, uscire nelle ore meno calde della giornata, evitare di passare repentinamente dal freddo al caldo (per esempio da un ambiente con aria condizionata all’esterno nelle ore più calde della giornata), idratarsi adeguatamente e assumere qualche integratore a base di magnesio e potassio.

ABBIGLIAMENTO

Al caldo, sono preferibili vestiti leggeri, chiari e non aderenti. Vanno evitati gli indumenti scuri e aderenti. All’aperto, è sempre meglio proteggersi con occhiali da sole e cappello.

IN CASO DI EMERGENZA
È bene verificare quali sono i presidi sanitari disponibili nel luogo di villeggiatura e capire come poterli raggiungerli sia telefonicamente che di persona, in caso di necessità.