QUALI SONO STATI GLI EFFETTI DEL LOCKDOWN SUL CUORE?

In questi mesi ci siamo preoccupati tantissimo degli effetti del Coronavirus in tutte le sfaccettature, dimenticando invece che abbiamo trascorso quasi due mesi e mezzo in quarantena, periodo che ha comportato diversi problemi al nostro organismo e in particolar modo al cuore e i vasi sanguigni.

La quarantena comporta alcuni effetti a lungo termine sulle malattie cardiovascolari, legati principalmente a uno stile di vita non sano e all’ansia

Vediamo i principali aspetti degli effetti del lockdown

  • CAMBIAMENTO DELLA DIETA

La dieta è importantissima soprattutto per i cardiopatici: infatti durante il lockdown molti pazienti si sono alimentati prevalentemente con carboidrati (pane e dolci fatti in casa, pasta) il che ha comportato inevitabilmente aumento di peso, dei valori glicemici e di colesterolo totale e LDL a discapito delle HDL per un consumo minimo di pesce. Inoltre spesso la cucina “casalinga” o se vogliamo quella da asporto ha causato una maggiore introduzione di sale e di conseguenza un aumento dei valori pressori. Il cibo “confezionato” o a lunga conservazione ha comportato un aumento di peso e una ridotta introduzione di alimenti antiossidanti con possibile peggioramento dell’aterosclerosi in qualsiasi sede, in particolar modo nelle coronarie e nelle carotidi.

  • AUMENTO DEI VALORI PRESSORI

Come già detto e come visto da me stesso nelle visite post lockdown, c’è stato un aumento dei valori pressori.

I maggiori imputati sono la dieta sregolata, l’eccessiva assunzione di sale, lo scarso movimento.

  • AUMENTO DEI VALORI DI  COLESTEROLO E GLICEMIA

Come già detto una dieta con cibo a lunga conservazione comporta a lungo andare un aumento dei valori di colesterolo totale e LDL, associato a un incremento di consumo dei carboidrati (il cosidetto “cibo del piacere”, il carboidrato da sempre viene considerato appagante) e una riduzione delle HDL e degli antiossidanti naturali, terreno fertile per l’aumentata crescita dell’aterosclerosi in tutti i vasi in particolar modo carotidi e coronarie.

Nei pazienti diabetici si è visto inoltre innalzamento dei valori glicemici a riposo e dell’emoglobina glicata.

  • SCARSA ATTIVITA’ FISICA

L’ attività fisica è  un altro pilastro della prevenzione cardiovascolare: le lezioni on line purtroppo non sono state sufficienti a garantire un’attività fisica intensa, se poi consideriamo che solo in pochi hanno seguito le regole viene facile pensare come la sua mancanza si sia fatta sentire. Questo comporta sicuramente un aumento del rischio cardiovascolare.

  • AUMENTO RISCHIO DI INFARTO, ICTUS, ISCHEMIA MULTISEDE

Tutti i fattori di rischio sopra citati portano a un aumento del rischio di sviluppare aterosclerosi e di conseguenza infarto del miocardio ,ictus cerebri, ischemia multisede

  • ARITMIE

Ho registrato anche in ambulatorio un aumento notevole delle aritmie, dalla semplice tachicardia sinusale alle extrasistoli sia atriali che ventricolari fino a casi di fibrillazione atriale per lo più misconosciuta fino alle visite di controllo, ma in altri casi anche ad elevata frequenza. L’aumento delle aritmie è dovuto principalmente alla sedentarietà, aumento di peso e all’ansia e stress da lockdown.

  • ANSIA,STRESS,DEPRESSIONE e INSONNIA

Durante e dopo il lockdown si è registrato un netto aumento  di ansia, stress, depressione.

Si è notato inoltre un peggioramento della qualità di sonno  in seguito anche a un  un maggior utilizzo di internet e dei social media, ritenuti probabile causa dei cambiamenti del ritmo sonno-veglia e della sensazione di sfalsamento del tempo che scorre.

  •  PEGGIORAMENTO DELL’INSUFFICIENZA VENOSA DEGLI ARTI INFERIORI E COMPARSA DI EDEMI AGLI ARTI 

Il lockdown,associato a scarsa attività fisica e sovrappeso, ha causato anche un peggioramento dell’insufficienza venosa con comparsa di edemi linfatici a carico del terzo inferiore degli arti inferiori. Tutto questo a causa della stasi, ovvero dell’essere obbligati a stare in casa.

 

Ecco quindi la necessità di tornare quanto presto a una dieta sana e un’attività fisica regolare e in generale a uno stile di vita sano.